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Monte Forato

Questa montagna presenta un arco largo 32m e alto 25m che si è formato per l'erosione di acqua e vento sulle pareti di roccia calcarea, rendendolo uno dei più grandi archi naturali italiani.
E proprio questa sua particolare caratteristica, ci permette di assistere a 2 fenomeni unici! Nei giorni del solstizio d'estate infatti si può ammirare, dai paesi di Pruno, Volegno e Cardoso, la famosa doppia alba: il sole sorge una prima volta all’interno del foro, poi viene oscurato dall’arco e quindi ricompare sopra lo stesso con uno spettacolo notevole.
In alcuni giorni dell'anno invece si assiste al fenomeno opposto, ovvero il doppio tramonto, visibile dalla Garfagnana: il sole tramonta allineandosi sul foro del monte Forato scomparendo una prima volta dietro la cresta per riapparire, immediatamente dopo, attraverso il foro.

LEGGENDA DEL MONTE FORATO

San Pellegrino viveva sull'Appennino, di fronte alle Apuane. Non aveva casa, perché dormiva nel tronco cavo di un albero. Non lavorava. perché aveva bisogno soltanto d'acqua e si nutriva di poche erbe e qualche radice. Tutto il giorno pregava e faceva penitenza.
Il diavolo, infastidito dalla sua presenza, s'inferociva ogni volta che cantava laudi, oppure quando snocciolava il rosario e soprattutto quando costruiva delle enormi croci di faggio che poi andava ad innalzare qua e là per la montagna. Il Diavolo voleva scacciare Pellegrino da quelle terre. Dapprima cercò d'impaurirlo mutandosi in un drago spaventoso, con viscide squame e narici infuocate.
Il santo neppure si mosse alla vista di quell'orribile creatura. Poi cercò di tentarlo trasformandosi in un'affascinante fanciulla, dai biondi capelli e dal seno procace. Il Santo neppure si mosse alla vista di quella meravigliosa creatura. Il Diavolo perse allora la pazienza e decise di presentarsi di persona con tutto il suo terribile aspetto.

Appena di fronte a Pellegrino gli rifilò un gran ceffone che lo fece rigirare per tre volte, prima di tramortirlo a terra. Il Signore degli Inferi rise tracotante dalla soddisfazione di aver impartito una sonora lezione al povero eremita. Finalmente - pensò il Maligno - avrebbe smesso di piantar croci e biascicare orazioni. Pellegrino si alzò dopo un po' con fatica e, benché minuto e inerme, ricambiò subito il ceffone con tutta la forza che aveva in animo e corpo.
Fu tanta la potenza impressa che il Diavolo volò sopra la Valle del Serchio e sbatté la testa contro le Panie. Neppure le montagne ce la fecero a trattenerlo. L'orribile essere finì la corsa in mare, tra Viareggio e la Versilia. Nel punto esatto attraversato dal Diavolo, c'è una montagna delle Alpi Apuane che porta una grande apertura alla sua sommità. Lo schiaffo di San Pellegrino ha dato origine al Monte Forato.

 

 


 

Monte Forato


 

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